Sei. Sono i minuti trascorsi dal momento in cui il Boeing 737 Max-8 è decollato (alle 8.38 locale) a quando il pilota alle 8.44 chiede di rientrare parlando di problemi tecnici. Gli viene dato il via libera ma in altri 4 minuti l'aereo, con a bordo 157 passeggeri tra cui 8 italiani scompare dai radar. Lo schianto avviene a Bishoftu, una quarantina di chilometri da Addis Abeba, da dove era partito.

SCATOLE NERE- Entrambe le scatole nere, cioè il cockpit voice recorder, con le registrazioni audio in cabina di pilotaggio, e il digital flight data recorder, che registra i parametri di volo, sono state ritrovate. Lo ha confermato l'Ethiopian Airlines.

A bordo del volo ET 302 della Ethiopian Airlines, diretto a Nairobi, c'erano persone di ogni nazionalità: oltre ai nostri 8 connazionali, sette britannici, sette francesi, 18 canadesi, 32 kenioti, 9 etiopi, otto statunitensi e otto cittadini cinesi. Tra i cittadini italiani deceduti tre volontari della Africa Tremila Onlus di Bergamo - il presidente Carlo Spini, la moglie Gabriella e il tesoriere Matteo Ravasio - l'assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, l'archeologo Sebastiano Tusa, due funzionarie Onu, Maria Pilar Buzzetti e Virginia ChimentiPaolo Dieci, presidente del Cisp, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, e Rosemary Mumby.

Come riferito dal Ceo della compagnia aerea, Tewolde Gebremariam, quell'aereo "aveva effettuato una sosta di oltre tre ore a terra dopo essere arrivato dal Sudafrica - ha spiegato in una conferenza stampa -, è arrivato senza problemi ed è stato fatto ripartire senza problemi". Ma il pilota del volo della strage si era accorto che il velivolo aveva un problema ed aveva chiesto ed ottenuto dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba di tornare a terra con un atterraggio di emergenza, ha riferito ancora Gebremariam. Sia il comandante - Yared Mulugeta, nato in Etiopia ma di cittadinanza keniota, che aveva anzianità professionale e conduceva lo stesso aereo dal novembre del 2007 - che il secondo pilota, Ahmednur Mohamednur, avevano una grande esperienza, ha sottolineato il Ceo, facendo presente come il Boeing 737 Max-8 avesse passato l'ultimo controllo di routine di manutenzione il 4 febbraio scorso. "I dati della rete ADS-B di Flightradar24 mostrano che la velocità verticale era instabile dopo il decollo" ha affermato l'organizzazione di rilevamento dei voli con sede in Svezia su Twitter.

ETIOPIA, CINA E INDONESIA LASCIANO A TERRA BOEING 737 MAX - Etiopia, Cina e Indonesia hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 MAX in attesa dell'esito dell'inchiesta sulle cause della tragedia aerea di ieri. La decisione sulle linee aeree etiopi annunciata questa mattina è una "precauzione di sicurezza in più", precisa in un comunicato Ethiopian Airlines. "Anche se non conosciamo ancora la causa dell'incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più". La stessa decisione è stata annunciata dall'Autorità per l'aviazione civile in Cina (CAAC). Boeing 737 MAX sono in servizio di Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines. Anche l'Indonesia ha deciso di lasciare a terra tutti i suoi Boeing 737 MAX 8 a seguito del secondo incidente che coinvolge un velivolo di questo tipo in quattro mesi, dopo quello avvenuto a un aereo decollato da Giacarta nel mese di ottobre scorso. Ad annunciarlo è stato il ministero dei Trasporti di Giacarta: "La decisione è stata presa al fine di assicurare che tutti gli aerei che sono in dotazione delle compagnie in Indonesia siano idonei al volo", si legge in una dichiarazione. Attualmente nel Paese vi sono 11 aerei di quel tipo, 10 dei quali appartenenti alla Lion Air e uno alla Garuda Indonesia.

AIR ITALY - Con una nota interviene anche Air Italy, che ha in flotta B737 Max 8. "Per la nostra compagnia aerea - si legge - la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore". La compagnia, sottolinea ancora Air Italy, "è in costante contatto con le autorità e ne seguirà le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo".

PROCURA ROMA APRE INDAGINE - La Procura di Roma ha aperto un'indagine senza indagati né ipotesi di reati in merito alla morte degli otto cittadini italiani.

AGENZIA NAZIONALE SICUREZZA VOLO - L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha designato un proprio esperto nell’inchiesta di sicurezza sull'incidente. Ad annunciarlo è l'Asnv sul proprio sito in considerazione, si spiega, della presenza di otto cittadini italiani tra le vittime. "L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo comunica di aver designato, sulla base della normativa internazionale (Annesso 13 ICAO) in materia di inchieste aeronautiche, un proprio investigatore, in qualità di osservatore, nell’inchiesta condotta dall’omologa Autorità investigativa etiope; tale investigatore opererà nei limiti consentiti dall’ordinamento internazionale", riferisce l'Ansv.