PARIGI. Jean-Marie Le Pen ripudia Marine: l'ex presidente del Front National non ci sta ed alza i toni del conflitto con la figlia, dopo l'annuncio della sospensione decisa ieri dall'esecutivo del partito nei suoi confronti. Il cofondatore del movimento di estrema destra francese definisce ai microfoni di Europe 1 la scelta del FN una "fellonia" e disconosce di fatto la figlia dicendo di vergognarsi del fatto che Marine porti il suo nome ed auspicando che lo cambi al più presto.

"Mi vergogno che porti il mio nome", afferma. E insiste: "Mi vergogno del fatto che la presidente del Front National porti il mio nome e auspicherei d'altra parte che lo perda al più presto. Può farlo sia sposando il suo concubino, sia forse il signor Philippot o qualcun altro. Io non desidero che la presidente del Front National si chiami Le Pen".

"Tratta suo padre e il presidente fondatore del Front National in modo assolutamente scandaloso", aggiunge per poi rispondere, alla domanda "Lei ripudia sua figlia?", con un deciso "Assolutamente". Quanto alla possibilità di tagliare completamente i ponti con lei, appare meno categorico: "E' la morte che taglia i ponti".

All'ultimo durissimo attacco di Jean-Marie Le Pen, la figlia Marine risponde che gli "eccessi" del padre dimostrano che non c'erano altre soluzioni. Una reazione "violenta" commenta Marine, che parla anche di "deriva", eccessi che confermano che il partito ha fatto la cosa giusta. Quanto a sapere se si aspettasse una simile violenza nella reazione del padre risponde: "Credo che nessuno potesse aspettarsi questo".