Luneburg. «Sapevo delle camere a gas, ho visto tutto, i forni crematori, il processo di selezione... ero lì e chiedo perdono». L’ex ufficiale delle Ss, Oskar Groening (nella foto), conosciuto come il “contabile” di Auschwitz, ha riconosciuto nel corso del processo a suo carico che si è aperto a Luneburg, vicino ad Amburgo, di essere «colpevole moralmente» per lo sterminio nei lager nazisti. Groening, 93 anni, è accusato di complicità nello assassinio di circa 300mila ebrei ungheresi. Al processo partecipano 55 parti civili, tra sopravvissuti e familiari delle vittime. Groening sarà uno degli ultimi nazisti ad essere giudicati in Germania per il suo ruolo nel lager polacco dove prestò servizio dal maggio al luglio del 1944. Durante questo periodo vennero deportate circa 425mila persone. L’imputato era incaricato di contabilizzare il denaro ritrovato nelle valigie dei prigionieri e di trasferirlo alle autorità naziste a Berlino, ccumulando denaro in diverse valute da tutta Europ. Il naziata intende parlare poco dopo l’apertura del processo che dovrebbe celebrarsi fino al 29 luglio.