NAPOLI. Napoli è «città desalvinizzata». Il sindaco Luigi de Magistris "aggiorna" così, all'indomani delle elezioni regionali in Abruzzo, la definizione che attribuì alla città partenopea nell'estate 2014 quando dichiarò Napoli «Comune derenzizzato» mentre «Matteo Renzi presidente del Consiglio godeva del 40% del consenso nel Paese. Le sue politiche - ricorda - rappresentavano le mani sulla nostra città e facevano decidere il destino del nostro popolo al sistema centrale. La storia politica racconta che Renzi non passò a Napoli, fu sconfitto prima alle elezioni comunali e poi al referendum costituzionale». Secondo de Magistris «oggi è necessario proclamare Napoli Comune desalvinizzato. Matteo Salvini è il dominus politico del Governo più a destra della storia della Repubblica. La sua storia di nemico del Meridione - ricorda - è documentata in maniera inequivocabile, è negli archivi: dalle canzoni da stadio sull'arrivo dei napoletani e dal sacchetto della munnezza con cui attendeva i tifosi napoletani allo stadio, alle politiche contro il Sud messe in campo nel corso degli anni quale leader di governo del partito Lega Nord Indipendenza della Padania. Solo da ultimo le indegne dichiarazioni del ministro dell'ignoranza Bussetti che racchiude il pensiero di molti leghisti circa le qualità dei meridionali. Nella città della resistenza, del riscatto culturale, dell'umanità e dell'amore, le politiche diseguali del ministro nero non passeranno mai. Napoli è città desalvinizzata», conclude de Magistris.