FIRENZE. "Purtroppo tutti i problemi che ci sono stati in questi giorni, in queste ore hanno ottenuto un po' l'effetto di non farci più parlare della legge di Stabilità. Invece dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che stiamo facendo". Lo ha affermato la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, parlando alla Leopolda. "Tornare alla Leopolda è tornare a casa, vi voglio bene oggi ancora di più e in modo particolare".

L'esponente dell'esecutivo ha poi voluto replicare a chi ha sottolineato la sua assenza di ieri sera: "Ero semplicemente a fare il mio lavoro, stiamo discutendo la legge di Stabilità che è una bella battaglia in Parlamento e il ministro per i Rapporti con il Parlamento sta lì. Ero lì a Roma fino a due ore fa e ci ritornerò domani, quando finirà la Leopolda, a raggiungere i miei colleghi che anche in queste ore stanno continuando a lavorare".

Parlando della legge elettorale, Boschi ha sottolineato: "L’Italicum è una buona legge, perché dà la certezza del vincitore consegnandola nelle mani dei cittadini e dopo cinque anni saranno i cittadini a decidere” se coloro che hanno governato "meritano ancora fiducia o se bisogna cambiare". "Non vedo pericoli per la nostra democrazia -ha aggiunto- perché sono i cittadini a scegliere, perché c’è una legge che funziona bene, perché c’è una Costituzione che garantisce tutti noi".

Pungente il commento il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che parlando ai militanti in un incontro a Torino ha chiesto: "Pensate se al posto della Boschi ci fosse stato un ministro della Lega: che fine avrebbe fatto? I giornali cosa ne avrebbero scritto?". "Poi c'è l'altro fenomeno del ministro dell'Economia - ha detto Salvini - che parla di 'aiuti umanitari'...a 130mila derubati?! Ci manca che gli diano i 35 euro al giorno. Gli italiani non reagiscono neanche con il badile, ma tanta gente finalmente si sta svegliando".

Il crack delle quattro banche, tra cui l'Etruria ai cui vertici per un periodo sedette anche il padre della ministra Maria Elena Boschi, investe la titolare del dicastero delle Riforme, con le polemiche che si accendono dopo la presa di posizione di Roberto Saviano che ne ha chiesto le dimissioni. Fanno quadrato il Pd in tutte le sue componenti e la maggioranza di governo, mentre il M5S chiede un passo indietro dell'esponente dell'esecutivo.

"Il ragionamento di Saviano e' giusto e condivisibile ma le sue conclusioni sulla Boschi sono esagerate", afferma Pier Luigi Bersani. "Sottoscrivo quanto detto da Bersani", fa eco il vicesegretario Dem Lorenzo Guerini. "Il governo è impegnato a trovare le forme per venire incontro alle difficoltà delle famiglie coinvolte. Non c'è nessuna ombra sulla Boschi, lo trovo un dibattito sbagliato inutile".

E anche i colleghi di governo della ministra si schierano al suo fianco: "Sono convinto che sul tema del salvabanche si stia esagerando. Si vuole individuare Maria Elena Boschi come capro espiatorio di una vicenda drammatica, che ha coinvolto tanti risparmiatori, e nella quale il governo, di cui il ministro Boschi fa parte, si è schierato dalla parte dei risparmiatori", puntualizza il ministro dell'Interno e presidente del Nuovo centrodestra Angelino Alfano. "Non riesco a capire dove sia il conflitto di interessi, perché quello che ha fatto il governo è stato salvare 4 banche. Non le dirigenze, ma coloro che ci lavorano e tutti i correntisti", ricorda la ministra della Difesa Roberta Pinotti. Sulla stessa lunghezza d'onda il titolare del dicastero ai Beni culturali, Dario Franceschini: Boschi è "una persona rigorosa e trasparente. Il conflitto di interessi è una cosa precisa, quindi mi sembra assolutamente fuori luogo associare l'autorevolezza acquisita in altri campi per emettere sentenze senza fondamento. Non c'è nessun conflitto di interessi".

Di parere diametralmente opposto l'opposizione: "Il ministro Boschi deve dimettersi e il Paese ha diritto di sapere se le misure del governo su Banca Etruria abbiano favorito suoi parenti", tuona dal Movimento 5 stelle Alessandro Di Battista. "In queste banche avevano ruoli importanti, anche apicali, persone vicine a esponenti del centrosinistra, addirittura parenti stretti di esponenti del governo, per cui non si può fingere che questo esecutivo non abbia un rapporto particolare con queste quattro banche", aggiunge il leghista Roberto Calderoli. "Al di là dei conflitti di interesse della Boschi, che sono evidenti, Renzi appare inadeguato di fronte alle emergenze", chiosa da Forza Italia Maurizio Gasparri.