Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def, dopo mezz'ora di riunione. Giù in sala stampa, a Palazzo Chigi, tutto era pronto per la conferenza che poi è saltata. "Confermati i programmi di governo: nessuna nuova tassa e nessuna manovra correttiva" si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi. 

Inoltre, il Documento di economia e Finanza approvato dal governo "fissa la crescita per il 2019 allo 0,2%", si legge ancora, e "conferma i programmi di governo della legge di bilancio e il rispetto degli obiettivi fissati dalla Commissione europea".

Durante la riunione, a quanto apprende l'AdnKronos, il vicepremier Luigi Di Maio avrebbe messo in chiaro che le clausole di salvaguardia dell'Iva non scatteranno e la flat tax va applicata solo al ceto medio.

5 STELLE - Ma "il M5S non è entusiasta: chiede più certezze sullo stop all'aumento dell'Iva, con le clausole di salvaguardia che non dovranno scattare" hanno detto fonti di governo M5S all'AdnKronos, spiegando i malumori sull'approvazione del Def che hanno fatto saltare la conferenza stampa, appuntamento pressoché tradizionale dopo il via libera. E i 5 Stelle parlano di mal di pancia interni anche sulla flat tax, "che così è una farsa: solo due righe nella parte discorsiva" del Documento di programmazione economica e finanziaria.

SALVINI - Di "positivo giudizio sul def" parla Matteo Salvini dopo il Consiglio dei ministri. "La flat tax si farà, nel documento se ne parla in due passaggi. Non si torna indietro su quota 100, nessun aumento dell'Iva".

BONGIORNO - "Turnover al 100% nelle pubbliche amministrazioni e nessun taglio previsto per i prossimi mesi: questo quanto chiaramente confermato nel Def per tutte le Pa" ha affermato in una nota è il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. "Mai nessun governo - ha sottolineato - ha investito nella Pubblica amministrazione, sia centrale che locale, come quello attuale: già in questi mesi sono possibili assunzioni straordinarie grazie ad un fondo per il quale la legge di bilancio ha stanziato 130 milioni di euro per il 2019, 320 milioni per il 2020 e 420 milioni per il 2021".

ASSUNZIONI - Per il settore giustizia entro luglio, rileva, "potranno essere assunti 1.300 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato; potranno essere, inoltre, assunti 990 magistrati ordinari; nel prossimo triennio 8.400 assunzioni straordinarie per le amministrazioni centrali e nel prossimo quinquennio ci saranno 6.150 nuove assunzioni straordinarie nei corpi di polizia; previste anche 1.500 assunzioni per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco".