ROMA. Il ministro dell'Economia e delle finanze non è titolato a chiedere la restituzione di 350 milioni di euro legati alla vicenda del salario accessorio e che, secondo lo stesso dicastero di via XX Settembre, sarebbero stati negli anni passati illegittimamente erogati ai dipendenti capitolini. A quanto si apprende è questa la posizione dell'Ufficio risorse umane del Campidoglio.

Secondo il ministero, tra il 2008 e il 2013, durante l'amministrazione di centrodestra, i bonus «a pioggia» ai dipendenti comunali sarebbero stati «indebitamente erogati» per oltre 360 milioni complessivi.

Secondo l'ufficio capitolino, infatti, il Mef fa dei rilievi che possono essere seguiti o meno in assenza di un atto formale rispetto alle indicazioni fornite. È la Corte dei conti, secondo questo ragionamento, titolata a chiedere ufficialmente la restituzione dei soldi. Dunque senza una comunicazione formale di questo tipo, secondo l'Ufficio risorse umane capitolino, non è possibile che ci sia una decurtazione degli stipendi, come ventilato oggi su alcuni quotidiani.