NAPOLI. È in vantaggio nei sondaggi «grazie al lavoro svolto in questi anni» dice. Gianni Lettieri, candidato sindaco di impronta civica appoggiato dal centrodestra, però, dice di non sentirsi «tranquillo» e richiama una frase del padre: «Nella vita ogni sconfitta può essere una vittoria rimandata». L’imprenditore napoletano affida pensieri e programmi all’agenzia Omninapoli e dice di essere  «concentrato sui problemi da risolvere in città». Una sorta di tarlo che va avanti da quando, cinque anni fa, fu sconfitto nel ballottaggio con Luigi de Magistris «per colpa del Terzo Polo che non mi appoggiò». Ma poi evita di parlare ulteriormente di quella campagna elettorale e si dice convinto che «questa è un’altra storia». Lettieri lavora alle liste («almeno sette civiche» dice) a cui aggiungere Forza Italia, Nuovo Psi, Italia Unica e forse Noi con Salvini. Solo Fratelli d’Italia manifesta ancora freddezza. Sono e resto un candidato civico - dice  - mi auguro che Fdi mi appoggi ma non seguo molto le tattiche della politica: ho un programma di cui sarò il garante». Intanto, se al possibile dualismo Bassolino-Monti alle primarie del centrosinistra si dice «indifferente», dopo l’endorsement ricevuto dal portavoce nazionale degli azzurri, Lettieri lancia un appello a Mara Carfagna: «Mi auguro che voglia fare la capolista. Sono sicuro che mi darà una mano perché Mara è la figura che gli americani definiscono upside».