ISTANBUL. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato, nel corso di un forum economico a Istanbul, di non volere "una escalation" di tensione in seguito all'abbattimento del jet russo avvenuto ieri sul confine con la Siria e che le forze armate del suo paese sono intervenute solo per difendere i confini nazionali, oltre al "diritto dei nostri fratelli" in Siria. Erdogan è stato intanto chiamato al telefono dal presidente americano Barack Obama. Nel corso della conversazione, Obama e Erdogan hanno sottolineato l'importanza di una de-escalation della situazione e quella di garantire che simili incidenti non si ripetano, ha reso noto la Casa Bianca. Obama - hanno riferito fonti di Washington come di Ankara - ha espresso il sostegno americano e della Nato al diritto della Turchia di difendere la propria sovranità.

Anche la cancelliere tedesca, Angela Merkel, ha messo in guardia dal rischio di una escalation delle tensioni a seguito dell'abbattimento dell'aereo russo da parte delle forze turche alla frontiera con la Siria. "Dopo l'abbattimento la situazione è tornata a peggiorare. Dobbiamo fare di tutto per evitare una escalation", ha dichiarato Merkel intervenendo al Bundestag.

SORTE DEI DUE PILOTI RUSSI. Uno dei due piloti del Su-24 russo colpito ieri dagli F-16 turchi è stato messo in salvo e si trova al momento a Hmeymim, base russa vicino Lattakia, in Siria. Lo ha annunciato il ministro russo della Difesa, Sergei Shoygu, citato dall'agenzia Ria Novosti. "L'operazione di salvataggio è stata completata con successo - ha detto Shoygu durante un vertice al ministero - Il pilota è tornato alla nostra base. È sano e salvo". L'operazione di salvataggio è durata 12 ore e il ministro ha ringraziato "tutti i nostri uomini, che hanno rischiato la vita, lavorando di notte". "Ho dato la notizia - ha affermato - al Comandante in Capo (il presidente Vladimir Putin, ndr) e lui mi ha chiesto di ringraziare tutto il personale che ha preso parte all'operazione". Ieri sera Ria Novosti aveva annunciato che uno dei due piloti russi del Su-24 abbattuto dai turchi è stato ucciso da un colpo sparato da terra mentre scendeva in paracadute dopo essere riuscito a catapultarsi fuori dall'abitacolo dell'aereo, secondo le informazioni preliminari raccolte dallo stato maggiore russo. I media turchi sostenevano invece che entrambi i piloti fossero salvi e che si stava trattando con i ribelli siriani per farli arrivare in Turchia.