di Emanuele Nacar e Raj Kumar de Pascale

In occasione dell’incontro con lo scrittore Lorenzo Marone sul suo libro “Un ragazzo normale” alla Biblioteca nazionale di Napoli, molti gli alunni e i professori di varie scuole di Napoli. Alcuni docenti si  mostrano non molto propensi a parlare del libro poiché , ammettono, ne hanno visto a mala pena la copertina. Altri invece ne parlano con entusiasmo. Come Serena Sansone dell’Istituto “Woytila” di Castellammare di Stabia e la professoressa de Dominicis della “Verga” di Napoli.

Cosa vi è piaciuto in generale del libro?                                                                                                    

«In particolare la trama, in cui è contenuta questa idea di supereroe senza super poteri e l’inserimento di avvenimenti storici come la vita di Giancarlo Siani»

Quali sono i personaggi preferiti?                                                                                                                              

«Ovviamente la prima scelta ricade su Mimì, il protagonista, ma anche Siani è un personaggio che mi ha colpita molto però è stato messo un po’ in ombra durante il racconto».

È piaciuto agli alunni?                                                                                                                               

«I dieci alunni che hanno avuto la possibilità di leggere questo libro hanno gradito in gran parte il racconto».

È giusto prendere Mimì e Sasà come “ragazzi tipo” di Napoli?                                          

 «I ragazzi in generale sono una via di mezzo fra i due personaggi ma comunque ci sono molti ragazzi napoletani che rispecchiano sia lo stereotipo di Mimì, ovvero il classico ragazzo riservato e un po’ strambo, sia quello di Sasà, ovvero il classico ragazzo “scugnizzo”».

Perché lo avete proposto ai vostri alunni?

« Solo per  partecipare al concorso»