eanche il tempo di chiudere la giornata di campionato, che già si pensa alla Champions League. Un impegno dietro l’altro per il Napoli di Maurizio Sarri, che dopo aver fatto qualche “aggiustamento” alla squadra che domenica ha sconfitto il Sassuolo, col Manchester City sta pensando di tornare alla “classica” formazione che tanto bene ha fatto fino a questo momento.

 

SONO STATI QUATTRO I CAMBI operati da Maurizio Sarri rispetto alla formazione schierata mercoledì scorso a Marassi. Di nuovo protagonisti Allan e Jorginho, tornati in campo dal primo minuto dopo il turno di riposo osservato a Genova. Il vero turnover ha coinvolto Hysaj e Koulibaly, lasciati in panchina dal tecnico. Al loro posto Maggio (alla sua terza presenza dal primo minuto) e Chiriches, riconfermato dopo la bella prova offerta nel turno infrasettimanale. Ampiamente previsto l’impiego dell’ex nazionale italiano, in odore di promozione già all’inizio del week end. Sorprendente, invece, la scelta del centrale rumeno, impiegato al posto di Koulibaly che non saltava un match ufficiale dal sei maggio dello scorso anno. Intoccabile l’attacco, laddove (evidentemente) non esistono alternative di pari livello. L’EUROPA. Il turnover è stato completato in corso d’opera con gli inserimenti (nell’ordine) di Zielinski, Rog e Giaccherini. Il polacco ha sfiorato il gol ma non è entrato nel match con il piglio giusto, al contrario di Giaccherini e Rog, subito sul pezzo. In vista della sfida di mercoledì, Sarri ripescherà dalla panchina Koulibaly e Hysaj. Confermato l’attacco, resta da decifrare il centrocampo: tra Allan e Hamsik potrebbe spuntare Diawara, pronto ad insidiare Jorginho.

 

PASSATO E FUTURO. È piaciuta la prova di Maggio contro il Sassuolo, dinamico e preciso negli appoggi, puntuale nelle chiusure e nei ripiegamenti. Nessuno svarione e tanti cross invitanti e precisi per i compagni di squadra. Una prestazione che dà ulteriormente ragione alla scelta della società (e dello stesso Sarri) di confermarlo come prima alternativa a destra, a dispetto dell’età anagrafica. La gamba ancora pimpante è sintomo di assoluta serietà del professionista nello svolgere il lavoro quotidiano con costanza ed abnegazione massima, nonostante il poco spazio a disposizione. Un segnale ulteriore per il tecnico, consapevole di poter contare sull’apporto di un’alternativa assolutamente affidabile.

 

ALTI E BASSI. Ha staccato la spina Vlad Chiriches, protagonista di un secondo tempo da incubo: tanti appoggi sbagliati, giocate rischiose e al limite dell’autolesionismo, come quella che per poco non ha cagionato un rigore per il Sassuolo. Difetti di concentrazione che appartengono al bagaglio del capitano della Romania che talvolta appare eccessivamente sicuro dei suoi mezzi. Un passo indietro netto rispetto al match disputato al Ferraris che lo aveva visto tra i migliori in campo.