Ci risiamo, ogni tanto qualcuno lancia l’allarme, come lo studio sui vulcani flegrei pubblicato su “Nature Communications”; ma il ricercatore ha precisato che non ci sarà alcuna eruzione, si tratta solo di uno studio riguardante l’innalzamento del suolo. Noi, dei Campi Flegrei, ci siamo occupati più volte in quanto, comme se dice, ’a paura fotte pure e nuje, in special modo quando si parlò di trivellare il sottosuolo; e ci spieghiamo: i Campi si chiamano Flegrei in quanto dal greco flègo, cioè, ardo... brucio; avete visto quanto siamo istruiti? E che ve crediveve? E proprio per questa naturale ricchezza che essi sono ricchi di fonti termali: la Solfatara, le Terme Puteolane, le Stufe di Nerone, per non parlare degli edifici monumentali quali il Tempio di Serapide, il Tempio di Augusto, l’Anfiteatro Flavio… va beh, v’avimme già fatto ’na capa tanta. Un bel giorno si parlò anche di spertusarli sti Campi Flegrei. Sì, avete letto bene; ma non un pertusillo di qualche decina di metri, quando mai! La prima spertusatura doveva arrivare a 500 metri di profondità, e poi gradualmente scendere fino a 4mila metri, e tutto questo perché? Per poter poi sfruttare un domani, tutta l’energia geotermica che sarebbe arrivata dal sottosuolo. E così tutta la zona avrebbe beneficiato di acqua calda per tutti ed energia elettrica a quattro soldi. Ma chi ne avrebbe beneficiato? E chist’ è ’o problema! Probabilmente nessuno in quanto nessuno ci sarebbe stato più da vivo. Eh sì, perché mentre una parte di scienziati dichiarava che non c’era alcun problema, un’altra parte diceva: P’ammore ’a Madonna, lassate perdere! Non vi dimenticate che sotto sotto, a quella profondità, ci sta come una corsia preferenziale che conduce direttamente al Vesuvio; llà sotto è comme ce stesse una verginella di 16/17 anni; e se voi vi mettete a titillarla, o peggio, a perforarla chianu chianu, quella logicamente si eccita, e questa eccitazione piglia ’a tangenziale e arriva direttamente al Vesuvio; ’o Vesuvio ca è n’ommo ’e conseguenza, e che sò 73 anne ca nun “sfoga” che fa? Ha una erezione anticipata… scusate… una eruzione anticipata e bonanotte ’e sunature. E se allora si preoccupò la sindaca Jervolino, oggi chi se fotte d‘’a paura, è pure Figliolia sindaco di Pozzuoli pensando: uhe nun pazziamme, “ccà scoppia tutte cose” e probabilmente avrà chiesto chiarimenti alla protezione civile ma… noi napoletani tifosissimi di San Gennaro, consigliamo a Figliolia di recarsi sul luogo dove, all’inizio del IV secolo, nel corso della persecuzione ai cristiani, ad opera dell’imperatore Diocleziano, fu decapitato proprio Gennaro vescovo di Benevento, e pregarlo… pregarlo tanto, ricordandogli che a giugno ci sono le elezioni amministrative e altri cinque anni, s‘’e vulesse fa tranquillamente. Per quanto ci riguarda, visto ca stu “Nature Communications” è una rivista straniera e, visto che oggi è il 24 maggio, nuje dicimme “Non passa lo straniero”. Alla prossima.