Confesso che volevo parlarvi di argomenti seri, quali la guerra in Medio Oriente che, ahinoi, paventa la terza guerra mondiale (ddoje nun abbastavene); poi mi son detto: Ma pecchè aggia affliggere ‘o prossimo, nun bastano già ‘e telegiornali? E così mi butto sul leggero, spiegandovi un po’ di detti o termini della nostra meravigliosa Lingua: “Nun sfruculià ‘a mazzarella ‘e San Giuseppe”. Quante volte lo diciamo senza saperne l’origine? Eccola qua: Il cavalier Nicolino Grimaldi, nel 1713 tornò da Londra con una preziosissima reliquia: il vero bastone di San Giuseppe, che mise esposto nella sua casa; ovviamente i visitatori, per devozione, di nascosto, staccavano piccole schegge dalla reliquia. Al che, il cavaliere disse al suo maestro di casa, il veneziano Andrea Musaccio, di prestare attenzione. Costui, con accento misto veneto-napoletano, diceva ai visitatori: “Per favor, non sfregolare la massarea de San Giuseppe”. V’è piaciuta? Ed ora, se me lo consentite, me voglio spuzzulià n’ata nutizia, già… spuzzulià, me cosa significa questo termine? Mangiucchiare, sbocconcellare, rosicchiare e gustare a piccoli bocconi qualcosa ma…. attenzione…se un tizio parla e parla senza smettere, ed in quel momento arriva un amico, voi con una scusa vi allontanate dicendogli “t’’o spuzzulie tu a stu scucciatore. Questo termine trae origine dalla parola “pezzulià”, cioè prendere il cibo col becco, E a questo punto, se me lo consentite, me vaco a spuzziulà ‘na bella pasta e fasule che ha preparato la mia dolce consorte. Favorite.

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