Forse non è altrettanto spontanea osservazione, ma, come la scienza, anche l’arte ha percorso i suoi millenni a braccetto con la tecnologia, dai primi pigmenti con i quali decorare preistoriche caverne, profonde e buie, agli strumenti per incidere e scolpire pietre, ossa o legno a sortire totem e affascinanti statuine muliebri propiziatrici, dalla costruzione e perfezionamento degli strumenti musicali alla realizzazione di caratteri alfabetici su pietra, papiro, carta o sugli attuali schermi dei calcolatori elettronici, per non parlare dei contributi tecnologici imprescindibili nell’arte del cinema o della fotografia. Approda sull’isola di Capri la prossima mostra pittorica di Francesco Fiscardi, dal titolo “Le metropoli del G7 viste dallo spazio”, per essere inaugurata, presso il museo Ignazio Cerio, lunedì prossimo, alle 18, e lì restare fino a sabato 20 aprile, visibile dalle 11 alle 16. Un’esposizione nella quale l’artista napoletano, già protagonista nel 2022 di un’esposizione caprese voluta dal Rotary Club Isola di Capri e patrocinata dal Comune, fa sua l’espansione visiva del mondo che ci hanno saputo donare le più moderne tecniche aerospaziali, rappresentando sette metropoli, Londra, Venezia, Tokyo, New York, Toronto, Parigi e Berlino, in veduta satellitare. «Sulla scia di queste meravigliose innovazioni tecnologiche – commenta Domenico Raio – l’artista sta effettuando una ricerca pittorica, senza precedenti, che lo ha portato a dipingere le metropoli da una prospettiva spaziale. Con la nuova collezione Francesco Fiscardi porta a termine una sapiente operazione storico-artistica riproponendo la prospettiva dall’alto, che ha il suo precedente cronologico nelle vedute a volo d’uccello di quattrocentesca memoria, ma adeguando la raffigurazione alla potenzialità dei mezzi tecnologici della nostra contemporaneità, quali droni e satelliti, le cui riprese ci restituiscono immagini del tutto inedite di alcune tra le maggiori città del mondo».