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Se Gattuso deve controllare anche i tacchetti siamo alla frutta

Opinionista: 

Una prima scivolata può essere casuale. La seconda è anche ammessa. Ma la terza proprio no. Il Napoli di Gattuso ha perso due partite perché degli errori individuali hanno permesso agli avversari di andare in porta. Certo, gli attaccanti sono stati bravi a sfruttare il regalo e a realizzare ma una squadra come quella azzurra non si può permettere di sbagliare così tanto. «Abbiamo preso tre gol scivolando, controllerò di persona anche i tacchetti che utilizzeranno i miei giocatori», queste le parole dell’allenatore dei partenopei dopo la sconfitta con l’Inter. Siamo sicuri che era serio Ringhio quando ha detto ciò. D’altronde Francesco Montervino, durante la trasmissione “Ne parliamo il lunedì” su Canale 8 dopo il ko con il Parma aveva parlato di un caso tacchetti dopo aver visto sia Koulibaly che Zielinski scivolare e permettere a Kulusevski e Gervinho di andare in gol. Ma possono professionisti di tale calibro sbagliare ad indossare gli scarpini in una partita così importante? Ci auguriamo di no. Ma se Gattuso deve fare come i papà con i figli piccoli allora siamo alla frutta.... Stiamo parlando di calciatori che hanno esperienze internazionali e non certo arrivano dalle scuole calcio. Dove per giunta c’è una vasta conoscenza delle scarpette dai più piccoli ai più grandi. Il problema è che a scivolare nel Napoli sono stati soprattutto i difensori. Una cosa che non può assolutamente succedere viste le tante responsabilità che hanno. Eppure non era mai successo prima. Vabbene avere dei timori e delle incertezze. Vabbene non trovarsi a proprio agio al San Paolo. Vabbene avere delle difficoltà tecnico tattiche. Ma di certo non si possono perdere le partite perché si scivola sempre. Se lo si racconta a qualcuno che il Napoli ha anche questo handicap non ci crede. Tacchetti o meno, comunque, la squadra va completata. Così come è non funziona. Con i rientri eventuali di Koulibaly e Mertens qualcosa in più si potrà vedere. Ma ci vogliono i rinforzi. Il regista tanto atteso doveva stare a Castelvolturno già il 2 gennaio ed, invece, siamo all’8 e ancora non si vede. Oggi, domani, dopodomani e il Lobotka di turno non arriva. E in mezzo al campo si soffre. Non c’è regia, Fabian ci sta provando ma non ci riesce molto bene. A sinistra poi urge un terzino che possa far tirare il fiato a Mario Rui. Hysaj può essere una alternativa ma è il caso di avere i tasselli al posto giusto. C’è da investire un po’ di soldi e De Laurentiis sembra disposto a farlo. Ma più tempo passa e più si rischia di perdere altre partite.