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Un Movimento nato in “sardina”

Opinionista: 

Tonni, sgombri, aguglie, pesci sciabola, alici, aringhe e sardine. Benvenuto al festival del cosiddetto pesce azzurro. Pesce “povero”, poco costoso ma ricco di proprietà, per lo più Omega 3. Le sardine hanno valori nutrizionali molto interessanti: ottima fonte di proteine (64%), vitamine B12, B3 e B2, A e D e diversi oligoelementi tra cui fosforo, calcio, ferro e magnesio. Sono catturate mediante una pesca intensiva con le reti e rappresentano i bocconi preferiti di quasi tutti i pesci. Venga in soccorso una strofa di una nota canzone di Giorgio Gaber: “Tutti noi ce la prendiamo con la storia, ma io dico che la colpa è nostra. È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra”. Ebbene, le “sardine” sono sicuramente di sinistra (in subordine grilline), lo squalo di destra. Lo squalo politico per eccellenza, Matteo Salvini, è infatti di destra, le “acciughe di terra” di sinistra (in alternativa pentastellate). Non a caso Zingaretti cerca di attrarre il movimentismo ittico sotto l’ala partitica. Nasce, in questo contesto, il Movimento anti-Carroccio, pesciolini stretti stretti come in una scatola. Il motto: “Non si Lega”. Dai social alla piazza, la nuotata è veloce, ecco file di sardine sagomate. Salvini le teme, si vede mille miglia lontano. Ed è costretto a una battuta dicendo di preferire una carpa o un cavedano, “abitanti” dei laghi. In realtà sta cercando di capire come fare per impanarle al forno o gustarle in padella alla marinara. Meglio: vorrebbe bagnarle nel mohito, offrire una occasione di riscatto al micidiale cocktail. Meglio ancora, vorrebbe vestire i panni di un novello Capitan Nostromo, pronto a inscatolarle e lasciar perdere i bastoncini. Attento, Matteo, però, a non farne un boccone crudo: in acqua, e non, hanno un parassita che si annida nello stomaco. E sai che “bussano” fortemente alla “pancia” dei cittadini. A proposito: e se - invece di sinistra – le sardine fossero fotocopie dei pentastellati? Una organizzazione pronta a mettere la testina in politica, a candidarsi sfruttando diverse caratteristiche: il “nemico” - tanto potente quanto irascibile e rissoso - la “base” e l’entusiasmo prevalentemente giovanili, il linguaggio semplice, lo scontento per i partiti e la politica, la puntuale ricerca di novità da parte degli elettori. Proprio sul modello a cinque stelle, una realtà però probabilmente fallita. A capo, c’era/c’è un uomo solo, il supercomico. Nel nuovo fenomeno si passa dalla piattaforma Rosseau ai potentissimi social giovanili. Appello a tanti sconosciuti ma con il comune denominatore e distintivo: “Non si Lega”. Domani il “branco” esordisce anche a Napoli (ma sembra già spaccato) pur senza bandiere e simboli di partito. Sarà così, ma sott’acqua… ognuno nuota per sé. Come che sia: in ogni caso bisogna ricordare che è “meglio essere cap’ alice ca coda ’e cefaro. Da oggi cap’ ’e sarda.