Il mondo della musica italiana e napoletana sono in lutto per l'improvvisa scomparsa di Mauro Caputo, cantante partenopeo che conobbe un discreto successo, non solo a Napoli, negli anni Settanta e Ottanta. E’ deceduto poco dopo le ventuno presso la sua casa di Casoria, infarto fulminante, malato di cuore da diverso tempo. Era dell’epoca di Merola, Pino Mauro, i vari Mauro Nardi, Mario Trevi e Nino D’Angelo. Artista di eccellenza del panorama musicale napoletano apprezzato per la sua timbrica vocale molto calda e passionale. Il suo successo per eccellenza e "A Storia d’'o pittore" canzone che in un modo molto passionale e vocale. Non dimentichiamoci  "Pe sempre", canzone d'amore nella quale Caputo dimostrò anche la sua timbrica di forte vocazione melodica. Era il 1978 e il brano scritto da De Rosa e Orabona uscì su un 45 giri che sul retro aveva "Senza gelusia" e poi diede nome ad un lp di successo, che vendette oltre duecentomila copie e conteneva altri pezzi come "T'aggia scurda'", "Canzone pe' Maria", "'A voce de marrucchine" e tante altre. L'artista aveva comunque proseguito nella sua carriera musicale, senza però raggiungere i fasti degli anni Settanta e Ottanta. Caputo interpretò il momento di rottura con la canzone napoletana classica dei Vari Murolo e Bruni. Nonostante cantasse spesso in dialetto partenopeo, o quanto meno nei suoi testi entrassero a far parte espressioni dialettali, il suo stile si staccò completamente dagli autori napoletani melodici. Nato a Napoli 74 anni fa, figlio di un ciabattino, fin da ragazzo, nell'immediato dopoguerra, anche su incoraggiamento dei colleghi, che apprezzavano le sue doti canore, aveva iniziato a esibirsi come cantante nel repertorio classico della canzone napoletana. In un'irrefrenabile attività lavorativa, negli anni Sessanta ha realizzato dischi, si è esibito in spettacoli, matrimoni, feste private e di piazza. E' talent-scout (scopre una giovanissima Emiliana Cantone in “Ma comme faje” e “E’ troppo grande” autori: Maurizio Morante Arrangiamenti: Carmine Giordano e Marilena “ nel brano “So’ detenuto”) e tra gli anni Settanta e Ottanta rilancia la sceneggiata napoletana. Molte le apparizione televisive e gli spettacoli all'estero, in Europa e Nord America, in particolare per il pubblico di origine italiana. L'esequie si farà domani 26 maggio alle 11,00 nella Chiesa San Mauro di Casoria. 

 

Carlo Ferrajuolo