Quasi 220 aziende partecipanti, da tutte le regioni d'Italia, 96 oli Dop iscritti, 27 Igp e 95 Bio, 27 areali Dop presenti a concorso e 4 Igp. Sono alcuni dei numeri della sedicesima edizione del Sirena d'Oro di Sorrento il premio nazionale riservato agli oli extravergini di oliva a Denominazione di origine protetta, Indicazione geografica protetta e da agricoltura biologica di produzione italiana, promosso dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania, e la partecipazione delle associazioni Oleum, Gal Terra Protetta, Aprol Campania, Unaprol e Federdop Olio.

Nei prossimi giorni il panel di assaggiatori si riunirà a Sorrento per decretare i vincitori delle varie categorie del premio, oltre a quelli speciali che saranno assegnati ad un olio Igp Toscano, il cui consorzio di tutela festeggia i vent'anni di attività, ad uno campano e ad un altro prodotto in Giappone.

Il Paese del Sol Levante, uno dei mercati più interessanti per le produzioni di qualità, è infatti l'ospite d'onore di questa edizione 2018 del Sirena d'Oro che per la prima volta si apre al confronto internazionale, forte del gemellaggio con la città di Kumano e degli antichi e saldi legami tra le due comunità.

Sedici le aziende del Sol Levante che hanno inviato i loro oli extravergini di oliva. Le principali produzioni provengono dalla prefettura di Kagawa dove da quasi un secolo si coltivano gli ulivi: la quasi totalità dell'olio giapponese proviene da qui. Da qualche anno, inoltre, anche nell'area metropolitana di Miyazu, a nord di Kyoto, è stata avviata la coltivazione di varie cultivar, comprese alcune italiane.

A testimoniare ulteriormente l'interesse del Giappone per la cultura dell'olio, sarà la presenza a Sorrento del ministro consigliere dell'Ambasciata del Giappone in Italia, Toro Hisazione. I vincitori della sedicesima edizione del Sirena d'Oro saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Roma il 27 marzo prossimo. Dal 6 all’8 aprile Sorrento ospiterà anche un calendario di eventi sui temi dell’agroalimentare e del territorio, promossi in concomitanza dell’Anno Nazionale del Cibo Italiano e del riconoscimento Unesco per l’arte dei pizzaioli napoletani.