NAPOLI. È stato approvato dal Consiglio regionale della Campania il provvedimento "Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2019-2021 della Regione Campania- legge di Stabilità regionale 2019". Il provvedimento ha ricevuto 28 voti favorevoli su 36 votanti, al termine di un'accesa discussione che si è infiammata durante l'intervento del governatore Vincenzo De Luca, che si è scagliato contro i consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno contestato ad alta voce diversi passaggi del suo intervento. 

CAOS E INSULTI. Caos e insulti nell'aula del Consiglio regionale della Campania tra il governatore Vincenzo De Luca e i consiglieri del Movimento 5 Stelle. Nel corso del suo intervento durante la discussione sulla legge di stabilità regionale, De Luca si è soffermato sul reddito di cittadinanza dicendo che «nessuno ci ha ancora capito niente». A una prima interruzione causata da un intervento di un consigliere pentastellato, De Luca ha risposto: «Hanno paura di far parlare perché hanno paura che vengano a galla le balle che avevano detto». Mentre i consiglieri M5S continuavano a protestare, De Luca ha proseguito rivolgendosi direttamente a loro e urlando: «Siete dei truffatori, siete degli squadristi, perché quelli che impediscono di parlare si chiamano squadristi». Quando il consigliere M5S si è alzato dal suo scranno avvicinandosi ai banchi della Giunta regionale, De Luca si è rivolto ai commessi urlando: «Buttatelo fuori». È quindi intervenuta Rosa D'Amelio, presidente del Consiglio regionale, che prima ha ricordato ai Cinque Stelle di «tacere perché non siete più all'opposizione, lo siete solo in Campania», poi si è rivolta ai commessi chiedendo di accompagnare Saiello fuori dall'aula, in un primo momento gentilmente, poi «prendendolo in braccio e portandolo fuori». Saiello è comunque rimasto in aula, continuando a protestare contro De Luca e urlando: «I veri fascisti sono seduti lì», indicando i banchi della Giunta regionale.

IL SECONDO MESSIA. «Abbiamo visto tornare a ridosso di Natale un eminente statista che aveva passato 8 mesi di ferie in Guatemala, voleva anticipare di 48 ore il vero messia. Non tutti possono consentirsi 8 mesi di ferie con la pancia al sole nei mari tropicali, gli assessori non hanno queste possibilità e serve qualcuno che paghi le spese e l'alloggio, avessero le possibilità del secondo messia sarebbe stato più facile». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento sulla legge di stabilità regionale in Consiglio regionale della Campania, rispondendo alle contestazioni del Movimento 5 Stelle. «Continuo ad ascoltare interventi all'insegna di una supponenza e di un'arroganza che andavano bene quando non eravate usciti al naturale», ha aggiunto De Luca rivolgendosi ai Cinque Stelle. 

PRONTI A INTESA CON FI CONTRO IL FEDERALISMO DIFFERENZIATO. «Mi associo a quanto dichiarato da Cesaro sul pericolo che sta correndo il Sud di essere messo in ginocchio se va avanti il federalismo differenziato» ha detto il presidente De Luca nel corso del dibattito sulla manovra regionale. «Se il federalismo differenziato va avanti - ha aggiunto De Luca - significa consegnare al Veneto, alla Lombardia e all'Emilia Romagna il 100% della fiscalità ricavata in quelle regioni. Abbiamo deciso la rottura dell'unità nazionale». Rivolgendosi al capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Campania Armando Cesaro, De Luca ha dichiarato: «Dobbiamo lavorare su questo piano, non ho paura di schemi ideologici per le intese istituzionali se l'obiettivo è l'unità d'Italia».