Sì, la gente è sfiaccata dalle scoss e quotidiane e dagli sciami infiniti, come aveva detto martedì il primo cittadino di Pozzuoli, Luigi Manfredi, «ma è tutto sotto controllo», dice il suo collega, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, intervenendo in merito ai recenti sciami sismici che hanno interessato e interessano i Campi Flegrei. Il primo cittadino partenopeo parla dei numerosi terremoti come di «fenomeni ciclici che si ripetono e che chiaramente incidono sulla psicologia delle persone, ma osserva Manfredi, “ripigliando” il concetto espresso da Manzoni non impattano sulla sicurezza né abitativa né delle infrastrutture». Il sindaco poi aggiunge: «Stiamo andando avanti con il piano previsto dal decreto con le verifiche sismiche anche dell’edilizia privata insieme al dipartimento della Protezione civile nazionale».

E, partendo dall’input dato dal ministro della Protezione civile Musumeci, si sta facendo una sensibile campagna d’informazione perché i cittadini sappiano tutto: eventuali danni, epicentri, magnitudo e altro ancora. Ma ecco entrare a gamba tesa, più che “killer” dell’informazione, veri e propri professionisti del terrore: Napoli sarà distrutta da un violentissimo sisma. Per spiegare, significativamente la “scienza” elvetica riportiamo a lato un estratto del reportage di 42 minuti. L’Invg non ci sta e parla educatamente di non supportate «opinioni di stimati colleghi stranieri». Salvo poi a dare la bordata: «Durante le due eruzioni più devastanti (Ignimbrite Campana e Tufo Giallo Napoletano) sono stati eruttati, in un singolo evento, da decine a centinaia di km cubi di magma. Come potrebbero questi fenomeni avvenire senza importanti e non avvertiti precursori? Comprendiamo che il sensazionalismo e l’allarmismo attirano l’attenzione e i click sul web. Ma noi non ci stiamo, come dimostrano le dichiarazioni di ben altro tono rilasciate dal nostro personale nel corso del documentario.

Le informazioni fornite dai media su argomenti così rilevanti per la vita quotidiana delle persone devono essere contestualizzate e supportate da dati sperimentali e dalle relative incertezze. Informazioni, tra l’altro, pienamente consultabili sulle nostre pagine web». «A fronte di tale impegno risulta pertanto “dissonante” quanto si può osservare in alcuni articoli di stampa che rilanciano il documentario dell’emittente elvetica sui catastrofici effetti di una futura eruzione ai Campi Flegrei. Si tratta di una informazione non basata su dati, e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e Protezione Civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica ed il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo». Così Carlo Doglioni (presidente Ingv), Francesca Bianco (direttrice Dipartimento Vulcani Ingv, nella foto) e Mauro A. Di Vito (direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv). Insomma: a tv svizzera mandi in onda i cartoni animati: nessun scongiuro: i dati forniti da tale sistema, al momento, non mostrano evidenze dell’imminenza di una eruzione vulcanica, tantomeno di grandi proporzioni.