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Caldoro e De Luca, tandem di garanzia

Opinionista: 

Bando al politichese e alle combinazioni di giuristi, con il senno di poi, che incrementano il pasticcio del caso Campania. Sono sul tappeto tre diverse esigenze che possono e devono essere conciliate, ma non fuori dalla legalità democratica. La puntuale ed integrale applicazione della legge Severino, senza se o ma, parimenti al rispetto dell’esito elettorale e alla garanzia della governabilità. Apparentemente interessi difficilmente conciliabili, ma a ben vedere le cose non stanno proprio così. Mettiamo in parentesi tutte le polemiche e le code dello scontro elettorale. Noi, com’è noto, non abbiamo condiviso nulla dell’esponente politico salernitano; ma questo è altro problema. Ora è pacifico che la sospensione del futuro governatore avvenga, senza artifizi, contestualmente alla proclamazione degli eletti da parte della competente commissione elettorale e che De Luca, peraltro consigliere anziano in pectore, resti assolutamente non abilitato a convocare il nuovo consiglio regionale. Quel che serve non è il varo d’un qualsiasi provvedimento, oppure il ritardo di atti dovuti, ad delucam, che gli consenta nomine per la vicepresidenza e la Giunta per poi appartarsi; semmai è necessario un intervento straordinario ad regionam, cioè una prorogatio del presidente uscente che assicuri, nelle more di pronunce della Corte, dei tribunali e di eventuali integrazioni normative, la continuità dell’ordinaria amministrazione. Una linea che Palazzo Chigi, evitando scorciatoie e bizantinismi, farebbe bene ad adottare, dal momento che una normativa in vigore ha creato, nella fattispecie, una situazione di eccezionalità che giustifica ampiamente una sorta di temporaneo commissariamento. Confidare che i due più diretti interessati ne parlino, agendo di conseguenza, è di certo auspicabile. Caldoro e De Luca, a nostro avviso, ove vi sia intesa, saranno in grado di salvaguardare il responso che, comunque sia, è venuto dagli elettori e, con consultazioni permanenti, condurre la regione al conseguente nuovo assetto. Una soluzione tanto semplice quanto chiara, che li veda nel rispetto dei propri ruoli come il logico e naturale tandem di garanzia. Lo speriamo per la Campania, onde non compromettere la buona eredità, il risanamento già avvenuto ed il buon governo che Caldoro lascia al futuro presidente.

*presidente Associazione “Azimut” Napoli