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Dall’inferno al paradiso in un finale epico

Opinionista: 

Dall’inferno al paradiso in cinque minuti. Da una sconfitta certa ad una vittoria insperata è passato veramente pochissimo.
Quando tutto sembrava ormai finito il Napoli ha vissuto un finale epico avendo la forza di ribaltare e vincere una partita che gli permette di rimanere ancora legato al treno scudetto. Ormai sembrava che la Juve dovesse scappare a +7 grazie al favore del Chievo Verona ma gli dei del San Paolo sono andati oltre ogni limite e hanno spinto due palloni nella porta di un indiavolato Sorrentino. Dopo il rigore sbagliato da Mertens e l’incredibile rete di Stepinski c’erano tutti i presupposti per arrendersi alla Signora nella corsa al titolo. Ed, invece, la spinta del popolo partenopeo e la voglia di strafare di Milik hanno fatto la differenza. Il polacco è stato determinante nel successo al fotofinish contro i clivensi. Prima ha pareggiato con un colpo di testa magico, poi è andato vicino al raddoppio ed, infine, ha partecipato alla rete di Diawara che ha avuto la freddezza di piazzare il pallone nel sette a giro pochi secondi prima del triplice fischio dell’arbitro. I 50mila tifosi presenti sugli spalti non hanno creduto ai loro occhi per ciò che era successo in quell’istante. C’è stato un boato che si sarà sentito a Torino mentre in campo tutta la panchina è entrata sul terreno di gioco per festeggiare con i propri compagni. Il giovane eroe è scappato da solo dall’altra parte per prendersi gli applausi della sua gente. Altri pochi secondi per la palla al centro e poi è scoppiata la festa. È stata una liberazione visto che anche un pareggio avrebbe praticamente chiusi i giochi per il tricolore. Figurarsi una sconfitta. Ed, invece, tutto è cambiato dall’88’ al 93’. Sarri in panchina si è scatenato, ha esultato come un ragazzino perché ha buttato fuori tutta la rabbia per una partita che, nonostante il dominio assoluto, si stava perdendo. Se Mertens, infatti, avesse messo dentro il calcio di rigore non ci sarebbe più stata storia. Ed, invece, Dries ha sbagliato e poi tutto stava andando per il peggio. Ma non si erano fatti i conti con Milik e Diawara. Il centrocampista ha “imitato” Dybala nel match con la Lazio quando sul gong riuscì ad infilare il pallone in rete facendo deprimere il Napoli che subito dopo perse contro la Roma al San Paolo. Chissà se questa perla, unita all’uscita dalla Champions, possa far subire un contraccolpo alla Juventus. «È una vittoria che ci dà benzina», ha detto Sarri al termine di un incontro da infarto. Sa bene il toscano che se avesse perso avrebbe vissuto una settimana di processi. I critici lo avrebbero messo alla gogna accusandolo di non aver sbagliato a non dare fiducia prima del previsto a Milik lasciando in campo un invisibile Mertens. Si è visto da subito che Dries era fuori forma e quando si è presentato sul dischetto ha calciato male e Sorrentino ha ringraziato. «Non sono preoccupato per le condizioni di Mertens», ha tenuto a precisare Sarri. Una presa di posizione importante per tutelare il suo attaccante. Il tecnico ha giustificato anche Insigne che si è scontrato con il pubblico dopo l’ennesimo tiro in porta sbagliato. Hamsik è stato inguardabile e fino al gol anche Diawara era tra i peggiori. Ma quell’opera d’arte ha salvato lui e una domenica che avrebbe potuto mettere la parola fine sulla corsa allo scudetto. Con sette punti di distacco dalla Juventus ci sarebbero stati i titoli di coda. Lo scontro diretto del 22 aprile allo Stadium sarebbe stato praticamente inutile. Ed, invece, fino ad oggi è ancora tutto in gioco.