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Emicranie, speranze e voglia di normalità

Opinionista: 

È il giorno delle emicranie, dei buoni propositi e delle speranze che nella notte del 31 abbiamo affidato ad una esausta cucchiaiata di lenticchie dopo lo spumante, di un vassoio dove ha resistito la glassa di una cassatina sopravvissuta eroicamente con la sua ciliegina che nessuno ha mangiato, dei residui di insalata di rinforzo che vagherà dal tavolo della cucina al frigo per qualche giorno ancora perchè non piace a nessuno ma si deve preparare per la tradizione. Ma poi finirà tutto, dalle emicranie ai buoni propositi, senza tric trac, nella busta dei rifiuti. È il giorno del rituale (mentre beviamo il primo caffè silenzioso, assonnato e bisestile in cucina), della lunga lista dei "magari". Magari riusciremo a liberarci dell'ex, chiunque sia. L'ex alcoolista, l'ex tabagista, l'ex carnivoro, l'ex ateo, l'ex cattolico, l'ex qualunquista, l'ex maschilista, l'ex coniuge, l'ex amante, l'ex obeso, l'ex peccatore, l'ex comunista e l'ex fascista. Perchè gli ex sono tra noi, virtuosi, arroganti e spocchiosi, per farci sentire il peso insopportabile dei rimorsi delle nostre esuberanze, delle scelte dettate dal cuore e non dalla tabella del fabbisogno energetico giornaliero di vitamine e di endorfine, delle emozioni effimere, di un gesto nato dalla spontaneità di un abbraccio dato ad una sconosciuta, di un panino con la mortadella preso a morsi alle sei del pomeriggio e politicamente molto poco corretto. Gli ex sono perfetti, e oggi non li sfiora il piacere dell'errore e il gusto della trasgressione fisica, mentale, scritta o orale. Mentre noi continuiamo a sguazzare felici nell'oceano delle debolezze umane e non cambieremmo mai una virgola del nostro passato e delle nostre emozioni, protetti e confortati dalle nostre imperfezioni. La parola Magari è la sintesi di tutto. È una speranza, una preghiera, un grido disperato. Magari è il sogno che un giorno lei possa ritornare. Magari è l'arrivo di una lettera o una telefonata inaspettata per il lavoro, uno qualsiasi, che insegui da tempo perchè ti mortifica andare al market con la tessera della povertà che ti ha dato Di Maio, magari è la speranza che dopo capodanno torni a lavorare e trovi i cancelli regolarmente aperti perchè l'azienda non è stata ancora venduta agli indiani. Magari è uscire da casa e che fine hanno fatto i sacchetti, i cartoni, i divani scassati e i materassi poggiati da mesi al muro del palazzo? Magari è la metropolitana che funziona anche a mezzanotte come in tutto il mondo e magari è stato trovato un vaccino contro le epidemie serali degli addetti alle funicolari. Magari è accorgersi che durante un temporale i tombini assorbono regolarmente l'acqua piovuta e le strade sono praticabili. Magari è trovare un posto libero al parcheggio e nessuno che ti chiede la mazzetta. E magari sarebbe bello che tu trovassi normale questa situazione e non ti chiedessi dove si è nascosto quello che sbuca all'improvviso e ti chiama dotto'. Magari è andare all'Asl o all'Agenzia delle Entrate alle 7 del mattino e non ritrovarti con il numero 549. Magari è il pronto soccorso dell'ospedale senza i vigilantes in assetto antiguerriglia. Magari è la voglia di normalità. Magari è non dover più dire magari.