Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Finalmente si vince con grande carattere

Opinionista: 

Chi l’ha detto che bisogna vincere giocando sempre bene? La Juve ha festeggiato tanti scudetti conquistando successi all’ultimo secondo e in maniera sporca, così come si usa dire gergo calciofilo. Ebbene, ieri sera il Napoli ha dimostrato di avere anche altre doti per poter crescere ed essere all’altezza della Vecchia Signora: il carattere e soprattutto la cattiveria. Proprio così. Gli azzurri hanno battuto la Sampdoria al fotofinish dimostrando di avere gli attributi fino all’ultimo secondo. Quando, cioè, Strinic è riuscito con freddezza a dare il pallone all’esordiente Tonelli che di piatto destro ha segnato un gol da favola. Di quelli che ti fanno esplodere in una serata gelida come quella di ieri al San Paolo. Il difensore ha riscaldato il cuore dei trentamila spettatori che, sfidando il freddo, hanno spinto i propri beniamini fino alla fine. E per loro fortuna sono stati ripagati con gli interessi visto come sono andate a finire le cose. Si è cominciato, dunque, con una vittoria il nuovo anno. Una iniezione di fiducia non da poco per un team che vuole ambire alle zone alte della classifica per poter almeno tornare di nuovo in Champions senza passare per i preliminari. Almeno per una notte il Napoli sarà secondo con la Roma che oggi andrà a sfidare il Genoa a Marassi. Dovessero i cugini del Grifo fare un favore ai partenopei sarebbe davvero un gran finale del girone di andata per un gruppo che sembrava avere difficoltà fino a quando non ha ripreso a correre con il successo con l’Inter. A prescindere da ciò bisogna valutare la partita di ieri dividendola in due parti. Nel primo tempo non c’è stato il solito gioco. Sarri ha dato la colpa, giustamente, ad un campo davvero in pessime condizioni. Si sbagliavano anche i passaggi più facili. Hamsik, che di solito è molto preciso, non ne indovinava una. Vanno dati i meriti anche ad una Sampdoria che aveva preparato benissimo l’incontro. Giampaolo ha fatto chiudere tutti i varchi ai suoi uomini al Napoli che è arrivata davvero poco dalle parti di Puggioni. Poi quell’uscita maldestra di Chiriches su Schick, e Tonelli che non ha accorciato su Quagliarella, hanno costretto Hysaj a buttare il pallone nella sua porta. Una doccia fredda per tutti. Ad un certo punto si è rischiato anche di subire il raddoppio perché si era persa la bussola. Nella ripresa, però, le cose sono cambiate. Si è visto dai primi minuti che qualcosa poteva cambiare. Sicuramente l’espulsione di Silvestre ha favorito il gioco azzurro. Il secondo giallo al difensore per fallo su Reina al momento del rinvio ha fatto arrabbiare tutta la Doria. E ci può stare. Ma sia Giampaolo che il presidente Ferrero devono mettere in conto anche il rigore non fischiato per fallo netto su Callejon in area e per l’atterramento di Mertens diretto in porta non preso in considerazione da Di Bello. Quindi, in quanto ad errori anche il Napoli può dire la sua. La cosa certa è che ad un certo punto è venuto fuori il carattere di un gruppo che non ha mai smesso di credere alla vittoria. Dopo il pareggio di Gabbiadini il portiere Puggioni era stato bravo a dire di no allo stesso attaccante bergamasco prima e ad Hamsik poi. Al 95’, però, non ha potuto fare nulla sul piattone destro di Tonelli. Il pallone è finito sotto la traversa e il difensore, all’esordio, è stato portato in trionfo dai suoi compagni ma soprattutto da un San Paolo entusiasta. Non c’è tempo, comunque, per adagiarsi sugli allori. Martedì, infatti, si tornerà in campo per la sfida di Coppa Italia contro lo Spezia sempre al San Paolo. Sarri, che non sarà in panchina, ne approfitterà per poter far giocare coloro i quali hanno poco spazio. Senza stravolgere troppo la formazione perché va bene che gli avversari non sono di rango ma sarebbe davvero una beffa uscire da questa competizione già agli ottavi prestando il fianco ai liguri.