Accessibilità:
-A A +A
Print Friendly, PDF & Email

Il “governo dei veleni ” non può farci ripartire

Opinionista: 

Altro che: “È la somma che fa il totale!” come diceva il grande Totò, il principe della risata nei suoi proverbiali “editticalembour”. Se, in matematica, che, si sa, non è una opinione, “due più due fa quattro”, in politica non sempre è cosi. Il totale, ad esempio, per far funzionare una coalizione, deve essere ben altro, e cioè una somma di concordi intenti non un’addizione ingestibile di velleità, voglia di rivalse e intrighi. Quanto in realtà si vide già verso la fine del primo governo Conte, M5S - Lega e si sta ripetendo ora, nel Conte bis, con rischi maggiori per il nostro Paese, nella morsa di una crisi epocale da pandemia , su cui cominciano a venir fuori verità nascoste. Basta con le ipocrisie e le ripicche . Questo esecutivo del ribaltone, nato con una valanga di anomalie, sopravvive, dal suo varo, sul risentimento. Invece di preoccuparsi seriamente delle condizioni del Paese, riesce soltanto ad alimentare un clima permanente da regolamento di conti. La prima anomalia fu la pace “folgorante” tra il M5S- Pd, dei pentastellati che avevano costruito le loro fortune con palate di “vaffa” esclusivamente dirette al Pd, penalizzato fino a condannarlo all’ininfluenza nel successivo voto. Il resto hanno provveduto a farlo : la riconferma inopportuna di Conte, di un premier del precedente governo alla guida del nuovo, nato dal rovesciamento della vecchia maggioranza , da lui favorito con “inciuci” europei, svelati da una serie di fuorionda; un patto di “sopravvivenza tra disperati” per evitare il voto anticipato, in realtà, non essere spazzati via e impedire così che il centrodestra andasse a Palazzo Chigi, il tutto saldato dalla “furbata” finale di Renzi, non definibile diversamente, che, dopo aver incassato due nomine ministeriali per i suoi fedelissimi , lasciò ad horas il Pd. Il motivo? Contare di più nel governo con il suo drappello di “interdittori”, sconfessando così da subito- questa è la verità inquietante- le insistenti rassicurazioni del Colle sull’affidabilità politica del nuovo esecutivo, condizione essenziale per dagli disco verde. Bubbole! Altra prova di un clima velenoso è la condotta del premier nella vicenda processuale di Salvini e la nave di migranti Open Arms, sbugiardata in televisione da un galantuomo, universalmente riconosciuto ,come l’ex ministro Tria, il quale ha detto: “Salvini ha agito per servire il Paese, e noi ne eravamo tutti a conoscenza”. Premier in testa. Con certi spergiuri in giro il governo del ribaltone non si sarebbe potuto mai trasformare in un’alleanza organica ma solo conflittuale. Le fibrillazioni non si contano più; il M5S è ormai una polveriera, i recenti clamorosi siluramenti delle intese nelle commissioni Agricoltura e Giustizia sono la riprova che è assurdo tenere ancora in vita un governo che tira a campare. Covid o non Covid: noi stiamo dentro una emergenza di varia natura, di forzatura istituzionale, stigmatizzata da autorevoli costituzionalisti, da Cassese ad Anis, nel silenzio imbarazzante di chi dovrebbe farsi sentire e di marasma economico, denunciata più volte dal Presidente nazionale di Confindustria, che boccia il premier e il suo dannoso attendismo con parole nette: “Insiste nel dire che bisogna correre ma lui che dovrebbe correre per primo, sta fermo”. Davvero si può pensare che costoro possano ricostruire il Paese dopo una calamità così disastrosa che, per ripartire, richiede gente sgombra dal tarlo della demagogia, dell’odio e del risentimento? Abbiamo un calo del Pil disastroso e il ministro dell’Economia commenta la notizia così: “Non è poi, dopotutto, come temevamo?” . Bisogna allora toccare il fondo per prenderne atto?