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Il dopo Covid al Vomero: sabato “rosso sangue”

Opinionista: 

Purtroppo, dopo il periodo della pandemia, abolito il coprifuoco, al Vomero ci ritroviamo con i problemi di sempre, come dimostra il grave episodio, l'ultimo, almeno al momento, della serie, alla ribalta delle cronache, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, in piazza Quattro Giornate, culminato con l'assalto all'ambulanza che aveva soccorso due ragazzi feriti nel corso di una rissa addirittura, stando a quanto riferiscono le cronache, con la comparsa di una pistola puntata all'interno dell'abitacolo, dove oltre ai feriti si trovavano anche i sanitari ai quali va espressa la massima solidarietà per quanto accaduto. Adesso la vicenda, ancora una volta, per qualche giorno sarà alla ribalta delle cronache, rischiando poi di finire nel silenzio più assoluto senza che si assumano provvedimenti atti ad arginare questi frequenti episodi delinquenziali che vedono il Vomero aggredito da teppisti e balordi, a caccia dello scontro e della rissa, armati di mazze e di coltelli e, come in quest’ultimo caso, anche di pistole. Il Vomero purtroppo è diventato una sorta di nuovo bronx metropolitano, una terra di nessuno, dove, a ragione della mancanza di idonea e continua vigilanza, può accadere di tutto. Peraltro, nonostante le numerose postazioni di telecamere per la videosorveglianza, installate nel quartiere, la situazione della sicurezza sembra non ricavarne alcun beneficio e le incursioni di teppisti e malintenzionati, continuano, come se nulla fosse. Da troppo tempo oramai non si riesce a porre un freno alla micro delinquenza ed alle babygang, che invadono, specialmente nei fine settimana, il quartiere collinare e che diventano sempre più arroganti e aggressive, di giorno in giorno. Per tentare di arginare questi fenomeni, peraltro datati, anche di recente sono sortite ipotesi fantasiose, come quella di chiudere il quartiere, creando una sorta di Ztl, dalle dieci di sera o d’imporre la serrata ai locali pubblici all’una di notte, lasciando che risse e accoltellamenti possano comunque avvenire prima di quell’ora. Si aggiunga che, da tempo ormai, i residenti, i quali oramai, per paura, il sabato e la domenica si chiudono in casa, evitando di passeggiare per le strade del loro quartiere, auspicano che venga istituito il servizio con il camper mobile della Polizia di Stato, 24 ore su 24, effettuato per breve tempo e con ottimi risultati in passato. Inoltre bisognerebbe ripristinare e potenziare le figure del poliziotto e del carabiniere di prossimità, che sono scompare da un poco di tempo a questa parte. Purtroppo, fino ad oggi, tutti gli appelli rivolti al riguardo sono rimasti inascoltati. Sicché, in mancanza di adeguati provvedimenti, l’unica legge che continua a governare il quartiere collinare, purtroppo in agonia anche per quanto riguarda la sicurezza, pare che sia quella imposta dalla micro e dalla macrodelinquenza. Sulla grave situazione che si registra di nuovo al Vomero, testimoniata anche dalle ultime vicende, Capodanno chiediamo ancora una volta un’apposita riunione, da tenersi in tempi rapidi, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine, in particolare, di porre un argine ai fenomeni delinquenziali che continuano a registrarsi nei fine settimana, con la movida violenta e con famigerate baby gang.

gennarocapodanno@gmail.com