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La formazione a distanza per la scuola e l’università

Opinionista: 

“L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Un’affermazione che si avvale dell’art. 33 della Costituzione repubblicana italiana, ma soprattutto dei suoi lavori preparatori, tracciando un “privilegio originario” ed un “dovere eticopolitico”. Stabilito che “è diritto e dovere dei genitori istruire ed educare i figli, occorreva riconoscere che, nel maggiore ambito dell’ordinamento dello Stato, l’istruzione e l’educazione della gioventù sono altresì compiti dello Stato stesso, il quale rappresenta, al di là della famiglia (la quale può avere una visione particolaristica della vita) un’idea universale. Per la famiglia trattasi di un privilegio originario, per lo Stato di un dovere etico-politico che la legge trasforma in diritto; ma questo diritto (fatta sempre salva la concorrenza con quello della famiglia) non deve essere esercitato in funzione di una presunta capacità esclusiva dello Stato a educare ed a istruire”. Una distinzione resa attuale dalla “didattica a distanza”, una modalità che sembra travolgere il tradizionale modello “formativo in presenza” della scuola e dell’Università, tracciando una cesura tra “privilegio originario” e “dovere etico politico”, determinata da una “visione particolaristica della vita”. Un tema di ricerca su cui sembra doveroso soffermarsi. Il costituendo “spin-off universitario Ischia storica” propone un convegno, in teleconferenza, su questo argomento di grande attualità, che presenta molteplici sfaccettature rispetto al punto di vista dal quale lo si osservi. L’evento culturale, in programma oggi alle 10,30, sarà possibile seguire in diretta del attraverso il link: https://youtu.be/xmYLoLw9k8E. La discussione si articolerà sul tema della “formazione a distanza” per la scuola e l’Università, nell’ottica innovativa di proporre un nuovo “modello formativo” che traendo lo spunto da fattori d’emergenza possa costituire una proposta di arricchimento della formazione culturale dei giovani, che sappia abbinare a discipline antiche, ma oggi di grande attualità, quali l’iconografia e l’iconologia, anche mezzi tecnici moderni ed estremamente innovativi ed attuali quali la “realtà aumentata” (Ar) e la “realtà virtuale” (Vr), soffermandosi inoltre sui molteplici aspetti dello svolgimento delle “attività formative a distanza”, sullo “smart working” e sul “telelavoro”. Una riflessione resa molto attuale dal “rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” che si sofferma anche sulla “realtà virtuale wearable per persone con disabilità” e sui Bes (Bisogni educativi speciali). Uno “spin-off universitario” che intende proporre un “laboratorio di immagini del potere nella storia” ed un metodo di ricerca di Storia delle dottrine politiche, vissuto attraverso la “lettura ed il commento di classici” e “l’utilizzo di materiale iconografico e documentale”, il tutto finalizzato alla elaborazione di riflessioni di carattere teoretico e/o pratico-propositivo in ordine ai fenomeni della vita sociale, del potere politico e dei loro valori fondanti”. Una nuova prospettiva che sembra comporre l’attuale cesura tra “privilegio originario” e “dovere etico politico”. Le relazioni e gli interventi, tenuti in questa circostanza, saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista scientifica “Il Pozzo. Idee di Storia delle istituzioni e delle dottrine politiche”.