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La nuova frontiera della video solidarietà

Opinionista: 

Internet non è solo fake news, deep web, adescamenti di vittime ingenue, turpiloquio e grida che prevalgono sull’equilibrio e sulla disponibilità ad argomentare. Questi sono limiti destinati anzi ad attenuarsi col tempo, di pari passo con il crescere di una nuova coscienza civica. I vantaggi, del resto, sono fin da ora immensamente maggiori. L’episodio del rider derubato del suo scooter ne costituisce un esempio. La propagazione virale del video attraverso Facebook, Youtube e altri social network è stata determinante sotto due profili. Ha facilitato la cattura dei protagonisti della rapina e il recupero del motoveicolo. Ha dato il via a una corsa alla solidarietà, offerte di denaro e di lavoro, evidenziando il grande cuore di Napoli, e non solo della città. Tra i campioni di generosità, come noto, figura anche il calciatore laziale Fares, giustamente elogiato dal suo presidente Lotito. Qualcuno ha obiettato che denunciare è meglio di postare video. In questo caso, pur comprendendo lo spirito con cui è stata posta la critica, non posso dirmi d’accordo. Anche dare evidenza alla crudeltà e alla vergogna di certe azioni può in determinati casi rivelarsi uno strumento utilissimo per reprimerle. Un supporto alle forze dell’ordine, che acquisiscono elementi indiziari e di prova per orientare e condurre a buon termine le indagini. E’ inoltre evidente che, per quanto possa essere tutelato, chi denuncia in un contesto caratterizzato da criminalità diffusa rischia di diventarne bersaglio. E’ auspicabile che lo si faccia sistematicamente, ma è umano che la preoccupazione per la sicurezza propria e dei familiari incida sulla decisione finale. Va dato atto a qualche esponente politico di farsi carico del problema, sostituendosi spesso ai mancati denuncianti e innescando la campagna mediatica che, se non risolve il problema, quanto meno lo rende noto a una vasta fascia di popolazione. Cresce così l’attenzione verso questioni che continuano ad affliggere Napoli come altre metropoli in Italia e nel mondo. La vicenda del rider, sconfortante al momento in cui la si è appresa, si è rivelata poi anche incoraggiante per la stragrande maggioranza di persone perbene che sperano in un futuro di lavoro e sviluppo in questa terra sia per il malcapitato cinquantenne vittima dei teppisti, sia per ragazzi di periferie con altissimi tassi di disoccupazione giovanile. La coesione sociale, quella dimostrata dall’eccellente Gianni Lanciano nel perdonare i suoi aggressori, può oggi trovare nuove e più efficaci vie di sbocco grazie alla tecnologia.