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È lecito sognare un’Italia senza gli Scanzi e i Morra

Opinionista: 

Ci sono soggetti (sono quelli che fanno parte di una categoria che Vincenzo De Luca definisce "personaggetti" con apprezzabile spirito evangelico) che provocano istintivamente un mix tra imbarazzo e fastidio assoluto. Personalmente propendo per la seconda presa di posizione, netta e inequivocabile. Ecco due esempi: Andrea Scanzi e Nicola Morra. Il primo dovrebbe modificare il cognome in Scalzi perchè dovrebbe andare in pellegrinaggio a piedi a Pompei per essere un beneficiato dalla vita con un unico merito (per così dire): quello di far parte del gruppo della parrocchietta comunista più sgradevole e fastidiosa, quella che ama fare la rivoluzione in cachemire alternandola alle barricate sul sofà bevendo Martini dry. Scanzi ha 45 anni ma, approfittando di una dei miliardi di pieghe delle disposizioni del Governo, ha già fatto la prima vaccinazione anti Covid perché è furbetto, lui, e "ha genitori fragili", ha detto, i quali hanno bisogno di lui che però vive a 500 chilometri di distanza ed è impegnato no stop a fare l'ospite intellettuale nei canali televisivi amici tipo quello di Lilly Gruber, per inondare gli spettatori della sua quotidiana dose di veleno e di disprezzo. E si è vaccinato alla faccia vostra, dei vostri genitori, di chi è realmente fragile e attende una convocazione dalla Asl di appartenenza. Nicola Morra è invece un deputato eletto con i 5 stelle, che è stato nominato presidente della Commissione Antimafia: un paio di giorni fa ha fatto irruzione con scorta e auto blindata in un centro vaccinale di Cosenza ordinando ai sanitari in servizio di vaccinare i propri zii. E ha anche preso nome e cognome dei medici presenti. Sì, medici e infermieri: quelli che l'anno scorso appaludivamo commossi sventolando i tricolori, quelli che volevamo aumentargli lo stipendio e dargli le medaglie perché hanno dimenticato le famiglie e le mogli e i figli per fronteggiare la peste. Adesso siamo tornati ad aggredire i medici al pronto soccorso e a sfasciare i presidii medici, perché l'uomo è un animale abitudinario e si abitua a tutto pur di continuare ad essere un animale. E tutto questo prescinde naturalmente dal fatto di essere negazionisti o meno. E Nicola Morra è la rappresentazione plastica della libidine dell'onnipotenza che deriva dall'avere a disposizione un'auto blindata e un gruppo di poliziotti ai propri ordini h24 che lo portano in giro per l'Italia. A combattere mafia e 'ndrangheta, ed è facile immaginare quanto siano terrorizzati mafiosi e 'ndranghetisti da un personaggio come questo. Morra è uno che ha vinto la lotteria dei 5 stelle, cioè quelli che volevano scardinare il Parlamento come una scatola di tonno per eliminare gli odiosi privilegi della casta. Morra è uno dei 5 stelle che fecero la campagna elettorale per ottenere l'eliminazione delle auto blu per i privilegiati. Ma Morra è anche il delicato e garbato personaggetto che, subito dopo la morte di Iole Santelli, presidente della Calabria consumata da un cancro, disse quasi infastidito: “Lo sapevate che aveva un cancro. Perché l'avete eletta?”. Un'altra Italia è difficile, ma non impossibile: un'Italia senza gli Scanzi Scalzi e senza i Morra che fanno ridere la camorra.