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Si gioca a playstation facendo felici i tifosi

Opinionista: 

Nel segno di Mertens. Un bomber inaspettato che con la doppietta di ieri sera ha spinto il Napoli due punti sopra alla Roma che oggi affronta il Milan a San Siro. È scatenato Dries, si è regalato due gol contro il Cagliari nel giorno del suo 30 compleanno. Poi si è inventato un assist per Insigne che ha messo la ciliegina sulla torta in un caldo pomeriggio di maggio. Non conosce soste il belga che addirittura potrebbe puntare a vincere la classifica cannonieri. Attualmente ha 24 griffe personali, una in più di Higuaìn e due in meno di Dzeko e Belotti. Viaggia ad una media incredibile che esalta ancora di più la qualità di un allenatore portato in trionfo dalla Curva B. Maurizio Sarri, all’entrata in campo, si è ritrovato di fronte uno striscione che fa capire l’amore dei tifosi nei suoi confronti. “2017... fuoriclasse, uomo e campione vero... Maurizio Sarri pallone d’oro...”. Un tributo non da poco per un tecnico che qualcuno non sopporta e lo critica a prescindere da tutto. Come se non bastasse da Torino è stato spedito un messaggio inaspettato. «Complimenti Sarri. Il suo calcio è uno spot per il calcio italiano», queste le parole dell’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta. Segno che anche l’avversario più acerrimo apprezza il tecnico e il Napoli. Veniamo alla partita. Il Cagliari ci ha capito poco e niente nell’anticipo pomeridiano della 35esima giornata di campionato. Pronti via e subito i sardi si sono trovati sotto di un gol. Mertens non ha dato scampo dopo due minuti al portiere Rafael. Ci poteva essere la goleada già nel primo tempo per le tantissime occasioni create. Nella ripresa stessa musica con altre due reti. Peccato che prima del fischio finale Farias abbia beffato Reina. Ci teneva Sarri a chiudere la sfida senza subire gol ma a quanto pare la troppa leziosità ha tradito una difesa che fino a quel momento era stata perfetta. Ma quando si vince in questo modo nessuno pensa alla rete della bandiera del Cagliari. Rastelli in conferenza stampa ha alzato le mani. «Il Napoli ti rende impotente», ha ammesso l’allenatore campano. Praticamente i suoi uomini la palla non l’hanno mai vista. Per lunghi tratti era solo il Napoli a giocare. Dagli spalti sembrava assistere ad una partita alla playstation. Passaggi precisi, triangolazioni e azioni da gol come se Sarri avesse in mano il joystick. È stato impressionante il dominio territoriali dei partenopei. Era impossibile mancare un appuntamento del genere. Anche se solo per una notte il Napoli si ritrova al secondo posto in classifica con due punti sopra la Roma. Che stasera è impegnata al Meazza contro il Milan. Dovesse anche pareggiare, gli azzurri resterebbero in zona Champions diretta. E vincendole tutte fino a fine maggio, si potrebbe nuovamente festeggiare la conquista di una posizione che ad inizio stagione sembrava una chimera. Nella griglia di partenza il Napoli veniva addirittura dietro l’Inter. Sarri, comunque, non vuole illudersi. «Ho un punto in meno alla Roma», ha spiegato il toscano in conferenza. Meglio aspettare che i giallorossi facciano un passo falso. Poi eventualmente dopo si baderà a non sbagliare nulla contro Torino, Fiorentina e Sampdoria. Il sor Maurizio, poi, si è detto stufo di rispondere sempre alle domande sullo scudetto e soprattutto sul suo futuro. «Andrò via solo alla fine del ciclo», ha ammesso. Naturalmente i cicli terminano quando si vince. E giocando così, ed eventualmente con la stessa rosa arricchita da qualche grande acquisto, si può veramente conquistare il massimo obiettivo. Adesso però pensiamo a gufare la Roma.