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Si segna, si vince e si divertono tutti

Opinionista: 

Uno show vero e proprio. Che è valso il titolo di campione d’inverno. Chi ama il calcio ieri pomeriggio si è dovuto alzare in piedi davanti alla forza, alla qualità, alla compattezza e alla voglia di vincere del Napoli delle meraviglie. Anche un pareggio sarebbe servito sul campo del Frosinone per essere primi al giro di boa ma gli azzurri sono voluti andare oltre. La sconfitta casalinga dell’Inter col Sassuolo non ha scaricato Higuaìn e compagni bensì li ha caricati ancora di più al punto di esagerare sul campo del Matusa al cospetto della formazione allenata dall’amico Stellone. Lo aveva detto l’ex bomber del Napoli alla vigilia: «Ci sarà da soffrire ma non ci faremo schiacchiare». Purtroppo per lui è successo proprio l’inverso. Ben cinque i gol realizzati e ce ne sarebbero potuti stare anche altri se la difesa ciociara non avesse fatto attenzione. Dopo ventisei anni, dunque, il Napoli si laurea campione d’inverno. «Gli scudetti si vincono a maggio», ha chiosato Higuaìn ma il fatto di aver lasciato tutti indietro al giro di boa è motivo di soddisfazione per tutti. Dal presidente De Laurentiis al tecnico Sarri passando per un gruppo compatto e felice, per finire, poi, ad una tifoseria che non si stacca più dai propri beniamini e gli dà sempre una carica in più. Scaramanzia e bestemmie a parte, chi negli ultimi undici anni si è laureato campione d’inverno alla fine del torneo si è cucito sul pezzo il triangolino tricolore. Usiamo qualsiasi tipo di oggetto per scacciare via il malocchio di chi vorrebbe essere al posto del Napoli, ma una cosa è certa: la squadra azzurra non è lassù per caso ma per meriti propri e di un allenatore che è stato capace di fare un lavoro eccezionale sia tecnicamente che psicologicamente. Adesso si vince, si segna e ci si diverte. Poi non va dimenticato che il team partenopeo ha il miglior attacco del torneo ed in fase di non possesso è un maestro. Contro il Frosinone c’è stato un dominio tattico impressionante, il pallone è stato sempre tra i piedi degli azzurri e si è stati sistematicamente nell’area di rigore dei ciociari. Certo, se poi hai in squadra un campione come Higuaìn allora tutto diventa più facile. Il Pipita, rimasto a secco col Toro, è ritornato in questo 2016 con una doppietta, la sesta stagionale, che gli ha permesso di arrivare a quota 18 reti nella classifica cannonieri. Praticamente ha già eguagliato il record del primo anno in maglia azzurra solo che manca ancora un girone di ritorno e quindi l’obiettivo dei trenta gol è possibile. «Sta rendendo al 50% 60% e può fare ancora meglio», ha ammesso Sarri al termine dell’incontro del Matusa. A proposito del sor Maurizio. Mai miglior compleanno poteva sognare il toscano di Figline Valdarno. A 57 anni si è fatto un regalo che difficilmente dimenticherà in futuro. Si è preso il titolo di inverno dalle mani dell’Inter e ha tenuto a debita distanza la Juventus. Sperava la Vecchia Signora di fare il sorpasso ma Allegri, dopo aver esultato per il ko nerazzurro ad ora di pranzo, ha dovuto applaudire la prova degli azzurri a Frosinone. Sarri, però, nonostante il primato ritiene sempre i bianconeri i candidati al titolo finale. «Rispetto a noi hanno vinto gli ultimi quattro scudetti», ha affermato l’allenatore partenopeo. Dunque, ha scaricato tutto il peso ai campioni d’Italia in carica. Anche se ha ammesso di non temere l’entusiasmo dell’ambiente napoletano ma semmai l’euforia dei suoi ragazzi. È stata la festa di tutti allo stadio Matusa. C’è stato il primo gol stagionale di Albiol, la terza rete consecutiva di Hamsik, il rigore realizzato da Higuaìn e il ritorno con una griffe d’autore di Gabbiadini. Praticamente non ci poteva essere giro di boa migliore per gli azzurri. Al termine dell’incontro la squadra è andata a festeggiare con i duemila tifosi accorsi a Frosinone con il solito inno “Un giorno all’improvviso”. Ad apprezzarlo è stato anche De Laurentiis che non è voluto mancare allo stadio Matusa. «I napoletani si devono calmare? No, basta non essere troppo sicuri di se stessi e andare avanti », ha chiarito il presidente.